Segale cornuta: ritorna il pane delle streghe?

È ormai talmente evidente, il riflusso senza precedenti in atto in Italiland, che se ne accorgerebbe persino un leghista: misoginia e bigottismo soffiano sul fuoco della paura del diverso, dell’odio verso chi è fuori dal coro, in un clima di omologazione che ha buon gioco sfruttando l’arretratezza culturale, l’analfabetismo funzionale, le ormai compromesse facoltà intellettive che caratterizzano gran parte degli italilandesi.
E, se crediamo che tutto promani da pensieri ed atteggiamenti capaci di dare energia e quindi forma a fenomeni, eccoci serviti da Madre Natura che, in ossequio al momento storico, ci ripresenta l’ergotismo, terribile malattia del passato che le odierne condizioni climatiche e ambientali rendono una minaccia attuale.
Killer silenziosi capaci di una pericolosità effettiva certamente superiore a quella percepita, funghi e muffe parassiti dei cereali sono all’origine di effetti la cui tossicità dipende dalla quantità ingerita, dalla durata dell’esposizione e dallo stato fisiologico o patologico di chi le assume.
Le due forme principali di ergotismo sono ben note: convulsiva e cancrenosa. La prima si manifesta con disturbi di carattere nervoso ed allucinazioni, la seconda origina una forma di cancrena che, prima di condurre alla morte, può causare la perdita degli arti.
La patologia origina dalla segale, graminacea utilizzata dagli albori della storia del genere umano per l’alimentazione umana e animale. Colpita dal Claviceps Purpurea, un fungo che forma minuscoli corpi fruttiferi detti sclerozi che, sporgendo dalle spighe sotto forma di piccoli cornetti scuri, hanno originato l’appellativo di segale cornuta. La definizione di ergotismo deriva a propria volta dal francese ergot, sperone.
Allo stesso modo in cui gli sciamani nordici e siberiani assumevano l’amanita per provocare stati di coscienza alterata, sembra che durante le celebrazioni mistico-religiose dei Misteri Eleusini, i partecipanti assumessero una bevanda, detta kikeon, ciceone, e un pane, contaminati al fine di favorire gli effetti allucinatori.
Una particolarità del fungo, scoperta però solamente all’inizio del XX Secolo dal chimico svizzero Albert Hofmann che ne sperimentò gli effetti su stesso, è infatti costituita dal fatto che tra gli alcaloidi isolati negli sclerozi venne individuato l’acido lisergico, quello oggi universalmente noto sotto la sigla LSD.
La storia ci tramanda inoltre l’esistenza di un importante ordine religioso ospedaliero e monastico-militare di origine francese, i Canonici Regolari di Sant’Antonio di Vienne. Costituito nell’anno 1095 per assistere le persone affette da ergotismo, venne soppresso il 17 dicembre 1776 da papa Pio VI con la bolla Rerum Humanarum Conditio che ne attribuì i beni, e fra questi un cospicuo patrimonio immobiliare, all’Ordine Costantiniano ed a quello di Malta, nel quale i Canonici erano confluiti due anni prima.
La presenza dell’Ordine nella Penisola venne statuita da alcuni ospitali eretti lungo la via Francigena, il più noto fu la Precettoria di Sant’Antonio a Ranverso, in Val di Susa, risalente al XII Secolo ed i cui edifici sono tuttora esistenti.
Solamente al secolo scorso risalgono, infine, gli studi che correlano il consumo di farine contaminate dal fungo con i casi di follia, anche collettiva, verificatisi nel Medioevo ed i cui effetti allucinatori originarono cruenti processi per stregoneria.
Gli ultimi focolai di ergotismo si verificarono a Torino nel 1789, a Milano nel 1795, in Russia nel 1926, in Irlanda nel 1929 ed in Francia nel 1951.
Quest’ultimo avvenimento merita una menzione particolare: nella cittadina di Point-Saint-Esprit, comune occitano di diecimila abitanti situato nel Dipartimento del Gard alla confluenza tra i fiumi Ardèche e Rodano, non lontano da Avignone, vennero censite circa 250 persone che presentavano i classici sintomi allucinatori: delirio e comportamenti violenti. Nonostante il mugnaio locale confessasse di avere usato farina di segale contaminata, la popolazione non accolse la spiegazione razionale e, dopo aver esorcizzato un panificio e tentato di linciare il fornaio, individuò come colpevole del fatto una sorta di associazione a delinquere formata da Satana in concerto con la CIA e Stalin, il papa e non meglio identificate potenze straniere che avrebbero sperimentato su alcune trebbiatrici, prontamente date alle fiamme, sostanze destinate alla guerra batteriologica.
Insomma, una sindrome da scie comiche ante-litteram …
L’ergotismo avrebbe colpito anche oltre Oceano: sarebbe infatti riconducibile alla patologia fungina quanto accaduto alla fine del XVII Secolo a Salem, nel Massachusetts.
Per concludere: il 14 marzo alle ore 15:30 a Edolo, presso l’Aula Magna dell’Università della Montagna, avrà luogo il convegno Segale cornuta nei cereali alpini: un tuffo nella storia, un rischio alimentare attuale, finalizzato ad informare gli agricoltori delle più recenti tecniche di contrasto alla malattia.
Interessanti, a mio avviso, le relazioni di Guido Calvi della Comunità Montana di Valcamonica: La segale cornuta durante la stagione produttiva 2018 in Vallecamonica, e di Simone Signaroli, dottore in lettere specializzatosi alla Scuola Vaticana di Biblioteconomia: Il pane delle streghe e altre storie, appunti per un racconto dei prodotti di montagna.
L’immagine a corredo è de Kreupelen, gli storpi in olandese, nota anche come I mendicanti o I lebbrosi, olio su tavola delle dimensioni di cm 18 x 21 realizzato da Pieter Bruegel il vecchio nel 1568, conservato al Louvre e relativamente al quali gli studiosi ritengono che i soggetti raffigurati presentino amputazioni dovute all’ergotismo. Interessante la scritta apposta sul retro: Kruepelen, hooch, dal u nering betern moeg, o storpi, che i vostri affari possano prosperare.

Alberto Cazzoli Steiner