Quando le Anime Antiche si riconoscono

Una nevicata, in altri luoghi inaspettata nel pomeriggio del 1° maggio ma che non preoccupa a Isola Santa, la frazione di Careggine immersa nei boschi della Garfagnana.
Il piccolo paese sulle Apuane, fondato come ospizio nel XIII Secolo, è tuttora immerso nell’epoca medioevale, percepibile a livello sottile nelle atmosfere, nei toni grigi, nebbiosi e freddi che anche in piena estate caratterizzano il borgo.FDA 2016.05.02 Anime 001Questo minuscolo abitato evoca la solitudine di un mondo dove il futuro era quasi esclusivamente rappresentato dalla quotidiana lotta per la sopravvivenza, in un tempo scandito dal magico ancestrale e dal religioso incombente sul popolo minuto.
Come si nota dalle immagini il borgo affaccia su uno specchio d’acqua: è il lago artificiale detto di Vagli, creato dall’Enel nel 1947 in seguito alla costruzione di una diga per la produzione di energia idroelettrica
La realizzazione dell’invaso ha comportato che la frazione di Fabbriche di Careggine venisse abbandonata e quindi sommersa dal lago che, nel corso del tempo, è stato prosciugato quattro volte per lavori di manutenzione della diga, facendo riemergere il paese in tutta la spettralità e la memoria atavica degli edifici semidistrutti, ed in particolare del mulino e del ponticello di pietra.FDA 2016.05.02 Anime 002E il sensazionale evento è atteso nuovamente proprio per l’estate di quest’anno: la notizia venne riportata il 30 maggio 2015 dal quotidiano Il Tirreno.
Ma torniamo al borgo e alle sue atmosfere: un tempo abbandonato, è stato recentemente in parte ristrutturato per essere trasformato, pur mantenendo un aspetto molto rustico, in albergo diffuso.
Esistono luoghi che evocano in noi sensazioni di già vissuto, correlate a gioia ma più spesso a timori, dolori, angosce. E sono particolarmente le atmosfere medievali – sintetizzate bene dalle immagini pubblicate – a possedere queste peculiarità.FDA 2016.05.02 Anime 003L’incertezza, la fatica e la sofferenza di vivere, rituali pagani che – sempre più contrastati dal potere ecclesiastico – potevano sopravvivere solo nascondendosi e camuffandosi, devono aver lasciato tracce indelebili nei filamenti genetici dei nostri progenitori. O addirittura in noi stessi: ce ne rendiamo conto, pur senza sapere consapevolmente, quando li sentiamo trasudare dalle profondità dell’inconscio e suscitare paure e fascinazioni che si tramutano in curiosità e voglia di approfondimento.
Spesso non è un caso che, le persone come noi, a quell’epoca associno disagi dell’anima, antichi dolori, un senso di incompiuto.
E può talvolta accadere che, dalle brume medioevali, emergano antiche anime che – esattamente come i luoghi, i boschi e gli edifici che abbiamo alla fine riconosciuto – risuonino in noi con le loro vibrazioni.
Ed a questo punto può accadere un vero e proprio miracolo mistico, magico, ancestrale e portatore di una incredibile forza primordiale: che queste anime, una volta riconosciutesi, chiudano il cerchio rimasto sospeso, sciolgano un antico nodo. E poi…. E poi volete sapere troppo.

Alberto C. Steiner